Costantino il vincitore
Barbero Alessandro - Autore
Salerno Editrice (2016) - Editore
Costantino è il primo imperatore cristiano. È il sovrano che si è convertito prima della battaglia di Ponte Milvio, dopo aver visto in cielo la croce con la scritta In hoc signo vinces, e che ha messo fine alle persecuzioni, concedendo libertà di culto ai cristiani. Ma cosa sappiamo realmente di lui? In passato la storiografia diffidava di Costantino, giudicandolo un cinico politicante guidato da calcoli elettorali. Ma dall’ultimo dopoguerra fra gli storici si è diffuso un clima di ammirazione e di ossequio verso il protagonista di quella che molti ritengono la più grande svolta storica mai avvenuta. In questo libro fortemente polemico, Alessandro Barbero ci dice che è impossibile ricostruire con certezza il personaggio di Costantino e che la storiografia recente dà prova di un’inquietante mancanza di spirito critico, sia nei toni celebrativi con cui presenta la figura dell’imperatore, sia nell’ingenuità con cui accetta come autentiche, fonti che meriterebbero un approccio ben più scettico e che, in realtà, se prese alla lettera - lungi dal giovare alla sua immagine - dipingerebbero il profilo poco edificante di un tiranno disturbato.
Autore
Barbero Alessandro
Titolo originale
Costantino il vincitore
Traduttore
-
Editore
Salerno Editrice
Collana
-
Anno edizione
2016
In commercio dal
Formato
-
Pagine
-
Dimensioni
-
Codice EAN
9788869731389
Costantino il vincitore
Barbero Alessandro - Autore
Costantino il vincitore
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Comincio col dire che consiglio il libro perché 750 pagine circa scorrono in maniera abbastanza fluida grazie alla straordinaria capacità del grande prof. Barbero di raccontare la Storia declinando anche su carta (oltre che in TV) questa qualità tutta sua. Tanti gli argomenti, un ritratto di Costantino ampio e dettagliato. Interessante la parte che riguarda la conversione dell'imperatore ma paradossalmente è quella che mi ha lasciato qualche perplessità (da semplice lettore per carità) legate soprattutto al trattamento riservato a personaggi del calibro di Sant'Agostino, padre della Chiesa (significherà qualcosa?) tratteggiato quasi come un polemista o apologeta qualsiasi. Un'altra piccola critica: parti di testi in latino (poche e concise è vero) che, sebbene non rimangano del tutto "oscure" grazie al contesto in cui sono inserite, tuttavia potevano essere accompagnate da traduzioni, anche magari solo nelle note a pie' di pagina soprattutto in relazione al fatto che il libro è destinato non solo ad addetti ai lavori.